Progetto Bioform - Didattica delle Scienze

Il Progetto BioForm è il progetto di un laboratorio aperto per la divulgazione delle Scienze della Vita. L’iniziativa, promossa vario anni fa dal Premio Nobel prof.ssa Rita Levi Montalcini, è diretta dal dott. Ettore D’Ambrosio presidente della Fondazione per l'Avanzamento della Ricerca in Medicina  Molecolare (FARMM). Dal 2014 i laboratori si svolgono presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche dell'Università di Roma Sapienza. Il progetto si rivolge esplicitamente ai giovani delle scuole secondarie superiori attraverso l’attivazione di un laboratorio di formazione permanente che eroga corsi della durata di un giorno, con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Il progetto è parzialmente finanziato dalla Provincia di Roma (Assessorato alle Politiche della Scuola) quale uno dei progetti di integrazione del Piano dell'Offerta Formativa (POF).

Il punto di forza di questo progetto è la proposta di organizzare la partecipazione di classi di studenti ad esperimenti-guidati, che possono eseguire con le proprie mani. In un laboratorio attrezzato ella FARMM, presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche dell'Università di Roma Sapienza, gli studenti sperimentano direttamente lo svolgimento di una attività di ricerca svolgendo tutti i passaggi dell’esperimento in postazioni singole, sotto la guida di tutori. In particolare, gli studenti affronteranno le varie fasi di un protocollo di genotipizzazione che prevede: estrazione e purificazione di un campione del proprio DNA proveniente dalle cellule esquamative del cavo orale, isolamento e amplificazione di un frammento di un locus polimorfico mediante la tecnica della PCR (Polymerase Chain Reaction), corsa elettroforetica su gel di agarosio del frammento di DNA amplificato ed infine lettura e valutazione critica dei risultati ottenuti. I dati delle genotipizzazioni ottenuti dagli tutti gli studenti costituiranno una casistica generale con un valore statistico significativo e sarà messa a disposizione di tutte le scuole. Questa banca dati ed i metodi statistici per l’elaborazione dei risultati costituiranno quindi un ulteriore strumento didattico rispetto alla pratica di laboratorio. Il locus polimorfico analizzato (PV92) del cromosoma umano 16, presente nella versione senza e con ALU è scelto perché le sue due forme alleliche non hanno alcuna influenza diretta sul fenotipo, così da evitare problemi di carattere etico.