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Biologia 2 > Sistema digerente
Metabolismo dell'etanolo
L’etanolo viene assorbito per diffusione a livello dello stomaco e dell’intestino tenue. La quantità assorbita dipende unicamente dal volume ingerito, quindi tutto l'alcol assunto riesce ad oltrepassare facilmente le pareti del tubo digerente e a passare nel sangue. La presenza di cibo nello stomaco, rallentando lo svuotamento gastrico, riduce la velocità di assorbimento dell’alcol. Per questa ragione si consiglia di consumare vino ai pasti e non a digiuno, in modo da rallentare gli effetti della bevanda.
Non tutto l'alcol assunto viene ossidato, dal momento che una piccola aliquota, variabile dal 5 al 15%, viene eliminata con il respiro e con le urine; la maggior parte, invece, viene metabolizzata a livello epatico.
Gli alcoli sono dei composti chimici il cui gruppo funzionale è il gruppo -OH; tra gli alcoli in particolore consideriamo l’alcool etilico o etanolo che si trova in percentuali diverse nelle nostre bevande alcoliche, vino, birra, sidro e tutti i cosidetti distillati che ne contengono in percentuale di volume da 25% al 50%. In dosi moderate l’effetto dell’alcool è un effetto eccitatorio, mentre in quantità provoca un effetto deprimente e narcoticco ma, in tutti i casi, l’alcool va smaltito e metabolizzato nelle componenti non tossiche frutto delle sue trasformazioni.
Le aldeidi sono, invece, altri composti chimici il cui gruppo funzionale è -CHO e si ottengono dagli alcoli tramite una reazione di ossidazione. L'alcool etilico viene trasformato appunto in aldeide etilica o etanale.
L’etanolo è tossico per le cellule e viene, per questo, convertito, grazie all'alcool deidrogenasi nell’aldeide corrispondente: l’ acetaldeide che è in realtà più tossica dell’alcool ed il cui accumulo crea danni al sistema nervoso. Anche questa molecola viene però convertita, da un altro enzima, l'aldeide deidroigenasi, nell’acetato. Questo grazie all'enzima acetato-CoA ligasi viene legato al CoA, utilizzando una molecola di ATP, in acetil-Co. Questo viene poi avviato alla biosintesi di molecole più complesse (acidi grassi) o avviato al ciclo di Krebs. Alla fine, quindi, se tutto va bene, il nostro bicchiere di liquore o cos’altro, saturo di molecole potenzialmente pericolose viene convertito in energia per le nostre cellule o accumulato in grasso.
Puoi calcolare l'energia fornita da una bevanda inserendo i dati qui al lato. Sono eclusi dal calcolo eventuali zuccheri presenti nella bevanda alcolica.
L'ossidazione dell'etanolo per dare acetaldeide può avvenire in diversi modi. Il primo sistema è mediato da un enzima chiamato alcoldeidrogenasi (ADH) e presente, oltre che a livello epatico, anche a livello gastrico, specie negli uomini. L'ADH è in grado di ossidare anche altri alcol, compreso il metanolo, un alcol pericolosissimo per la salute umana: viene metabolizzato a formaldeide e porta a cecità.
L'alcol può essere ossidato anche dal MEOS (sistema microsomiale di ossidazione dell'etanolo). Questo enzima è presente a livello del reticolo endoplasmico liscio degli epatociti, che si presenta ipertrofico negli alcolisti.
Nell'ossidazione da acetaldeide ad acetato interviene un altro enzima, chiamato acetaldeide deidrogenasi (ALD). Tuttavia, quando l’apporto di alcol è elevato, il fegato non riesce a smaltire l'eccesso di etanolo e riversa in circolo anche l'acetaldeide, una sostanza tossica per l'intero organismo.
Va anche detto che l’acetaldeide deidrogenasi e l’alcool deidrogenasi si attivano “a stomaco pieno”, ovvero i processi digestivi ACCENDONO il funzionamento dei due enzimi e questo spiega perchè a stomaco pieno si
I due enzimi sono però polimorfici: ovvero esistono più forme alleliche dello stesso gene. I Giapponesi sono portatori di alleli non funzionanti e questo è la ragione che li predispone all’alcolismo.
Laddove la via metabolica dell’alcool è bloccata a causa di mutazioni o alleli non funzionanti in genere, l’accumulo di alcool predispone all’alcolismo e causa effetti tossici gravi nei soggetti che lo assumuno e non lo metabolizzano correttamente.
I tassi alcolemici (g/l) e la descrizione degli effetti sul sistema nervoso centrale
Lieve euforia, loquacità, lieve incordinamento motorio ed eventuale moderata riduzione della capacità di giudizio e dell’attenzione
Aggravamento dell’incordinamento motorio, riduzione della capacità percettiva, ulteriore riduzione della capacità di giudizio, tendenza alla guida pericolosa
Sopravvalutazione della propria abilità alla guida, tendenza a guidare al centro della strada, ritardo evidente nei tempi di reazione
Instabilità emotiva, alterazione della memoria, perdita della capacità di giudizio, atassia (incordinamento motorio), disartria (difficoltà nell'articolazione della parola).
Ubriachezza profonda, confusione mentale, disorientamento, apatia, marcate alterazioni percettive, midriasi (dilatazione della pupilla), vomito, incontinenza, incapacità di mantenere la stazione eretta
Alcolemia potenzialmente letale: coma, ipotermia, ipoventilazione, ipotensione arteriosa, anestesia
La massima alcolemia consentita in Italia per la guida dell’auto è di 0,5 g/litro
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